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Arancini al profumo di porcino

Li chiamo arancini al profumo di porcino ma in realtà del pezzo di rosticceria siciliana mantengono solo l’aspetto tondeggiante e la panatura mentre ingredienti e tipo di cottura, sono completamente differenti.  Questa ricetta descrive in realtà delle grosse crocchette di riso che le mie assaggiatrici di famiglia hanno molto apprezzato sia per la consistenza sia per il sapore, ma che con i veri arancini hanno veramente poco a che spartire.

Tanto per capirci panna fresca, cotto di Praga, porcini trifolati e fiordilatte centrano negli arancini classici come i cavoli a merenda. Stesso discorso per la cottura del riso che in questi arancini al profumo di porcino è cotto a risotto invece che per assorbimento del brodo. Detto ciò tanto per sgombrare il campo da ogni equivoco semantico la ricetta è molto valida e può sostituire in modo goloso un pasto. Dimezzando le dimensioni del pezzo queste tonde crocchette faranno una gran figura anche sul tavolo di un buffet salato. Rappresentano secondo me in occasione di una festicciola casalinga una golosa variante per il loro profumo e sapore di bosco ai gustosi ma più scontati arancini conditi al ragù o con burro e piselli. Se si riducono ancora le quantità di riso farcendo solo con un cubettino di Praga potrete servirli  nei pirottini di carta assieme ad altri piccoli sfizi salati  al momento dell’aperitivo accompagnandoli a una flûte d’italiche bollicine.

Con 300 g di riso, 3 fettine di Praga affumicato, un boccone di fiordilatte da 100 g, 100 g di porcini trifolati e 1\2 bicchiere di panna fresca ne ho ottenuti 10 di dimensioni normali. Per panare ho preparato una pastella con 5 cucchiai di farina 00, una presa di sale e 280 g di acqua (circa), con queste dosi riesce a coprire bene rimanendo sufficientemente fluida per colarne facilmente l’eccesso prima del passaggio nel pangrattato. Azzeccata la giusta consistenza della pastella, otterremo arancini croccanti senza che la panatura diventi troppo spessa.

Per prepararli un paio di orette bastano e in questo siamo molto aiutati dalla cottura del riso a risotto perché una volta pronto e raffreddato si possono lavorare subito senza il lungo riposo cui deve essere sottoposto il riso cotto per assorbimento del brodo come si fa nella ricetta classica. Provateli certo sono belli calorici, di gran profumo ed il sapore è molto buono per cui… uno strappetto vi consiglio caldamente di farlo.

 

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Una lager fresca o del buon Cartizze dry accompagneranno bene questi arancini al profumo di porcino e se vi capita, sarebbe anche da tentare l’abbinamento con un bicchiere di Ribolla gialla…così a naso è un accostamento che dovrebbe funzionare.

Arancini al profumo di porcino

Di ropa55 Pubblicata: Maggio 16, 2015

  • Resa: 10 pezzi (4 Persone servite)
  • Preparazione: 2 ore 0 minuto
  • Cottura: 10-15 minuti
  • Pronta In: 2 ore 10 minuti

Gli Arancini al profumo di porcino sono molto diversi da quelli classici, ma provate comunque questa versatile ricetta perché è di gran sapore.

Ingredienti

Istruzioni

  1. Preparate il fondo con l'olio d'oliva, il burro e la cipolla, fate prendere calore e aggiungete il riso.
  2. In questo caso non tostate il riso e mentre cuoce con un mestolo di brodo vegetale versate i funghi nel bicchiere del pimer.
  3. Frullate finemente i funghi con la panna liquida.
  4. Unite al riso e fate cuocere mescolando spesso perché il riso tende ad attaccare.
  5. Portate il riso al dente con altro brodo vegetale se necessario e mantecate col parmigiano. Aggiustate di sale ,poi spegnete e lasciate raffreddare.
  6. A questo punto il riso è lavorabile, dividetelo in 10 parti che possono essere modellate a dovere.
  7. Farcite e chiudete ogni arancino dando forma tonda.
  8. Posateli man mano su un piatto.
  9. Preparate la pastella cercando di non far grumi, immergetevi gli arancini facendone poi scolare l'eccesso.
  10. Panateli col pangrattato.
  11. Friggete per immersione sui 170° in modo che il formaggio abbia tempo di diventare filante e gli arancini possano dorare uniformemente.
  12. Posateli man amano su carta cucina a perdere l'eccesso d'olio.
  13. Serviteli caldi ma non bollenti.