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Siciliane

Le Siciliane sono un pezzo di tavola calda conosciuto soprattutto nella Sicilia orientale e  mangiarle è quasi un atto di fede enogastronomica. Inutile a quel che mi risulta cercare delle buone Siciliane a Catania, di solito si va in pellegrinaggio al bar Urna di Viagrande, un piccolo paese pedemontano alle falde dell’Etna.

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Per lungo tempo ho cercato di riprodurre con esiti mai decisivi l’impasto delle siciliane che ha una consistenza tutta particolare e solo da poco son giunto a questa ricetta che devo dire mi ha finalmente soddisfatto appieno. Fritte per immersione e alla giusta temperatura risultano ben gonfie, cariche di bolle e d’una piacevolissima consistenza morbida – croccante.

Siciliane.

Per 6 Siciliane grandi: 500 g di farina 00, 200 g di farina rimacinata di semola per panificazione, 1\2 kg di tuma, 30 g di strutto, 5 acciughe sotto sale di buone dimensioni e ben mature, 1 cucchiaino da caffè di sale fino, acqua tiepida 320 g circa, sale e pepe nero qb.

 

La tuma è una formaggetta di latte ovino a pasta dura e cotta ma non salata e ne tengo spesso una formetta a casa da servire a cubetti come antipasto assieme a qualche fettina di salume.

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Tagliatela a cubetti piccoli, consideratene un bel pugno per pezzo e conditela con pepe nero e sale poi lasciatela maturare fuori dal frigo almeno una nottata.

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Le acciughe ben mature e polpose vanno dissalate e accuratamente ripulite dalla lisca centrale e dalle spine.

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Mettete tutti gli ingredienti nell’impastatrice, date un paio di giri di gancio e cominciate ad aggiungere l’acqua fino ad ottenere un bell’impasto liscio, lavorate a lungo a velocità 1 lasciate girare la macchina almeno per 30 minuti per sviluppare una bella elasticità. Poi avvolgete l’impasto in un canovaccio spolverato di farina e lasciate riposare un paio d’orette in modo che poi possa essere maneggiato più facilmente.

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Staccate pezzi d’impasto sui 100 g e tirateli col mattarello molto sottili a circa 1 mm di spessore.

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Farcite e chiudete i bordi con la massima cura.

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Friggete in abbondante olio caldo e se volete un bel sviluppo di bolle mentre frigge la faccia immersa, irrorate d’olio caldo usando un cucchiaio la faccia scoperta.

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La frittura è veloce pochi minuti per lato giusto il tempo che le Siciliane gonfino, assumano un bel colore dorato ed il formaggio contenuto  all’interno si sciolga.

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L’involucro risulterà assi sottile, morbido e croccante allo stesso tempo e tenderà a sciogliersi in bocca dopo il morso scrocchiarello.

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Io ho bevuto una bella birra Pilsner  ma anche un bianco dotato di fresca acidità potrà essere accostato senza timore di sovrastare la Siciliana.

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