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Brutti ma buoni al pistacchio

brutti ma buoni al pistacchio

brutti ma buoni al pistacchioI Brutti ma buoni al pistacchio li ho fatti perché sono piuttosto goloso dolci preparati con la frutta secca, del resto mandorle e pistacchi in Sicilia sono in media di qualità abbastanza alta, basta essere certi di quello che si acquista. Chi mi rifornisce di pistacchio crudo intero o lavorato a farina e granella per la verità non ricade nel pieno della zona della dop Bronte però i frutti sono locali e di ottimo sapore. Preferisco una produzione di questo tipo piuttosto che acquistare del pistacchio marcato Bronte che poi magari arriva dall’Iran, purtroppo sul mercato gira tanto di quel prodotto “di Bronte” che per giustificarne l’esistenza gli ettari dedicati a questa coltura dovrebbero essere molto più estesi di quelli esistenti. Amara realtà che si più volte palesata con sequestri di pistacchio fasullo presentati anche nell’annuale  fiera riservata all’oro verde di Sicilia che ha ormai raggiunto prezzi veramente elevati dovuti alla difficoltà di coltivazione delle piante, alla disagevole raccolta dei frutti e alla sproporzione tra richiesta e quantità del prodotto che può essere offerta. Questo tipo di biscotti anche se con un procedimento d’impasto un po’ diverso li avevo già preparati con ottimi risultati utilizzando le nocciole ma oggi mi avanzavano giusto 150 g tra farina e granella e così mi sono staccato dalla tradizione dolciaria piemontese e sono nati questi brutti ma buoni al pistacchio più aderenti ai sapori siciliani. Gli ingredienti necessari sono pochi occorrono infatti, 150 g di farina e granella di pistacchi in rapporto 2\3 di farina e 1\3 di granella, 2 chiare d’uovo, 130 g di zucchero semolato, un pizzico di sale e una bustina di vanillina, lo so sarebbe stato meglio utilizzare i semi di una bacca ma non ne avevo a disposizione e la ricetta l’ho fatta d’impulso per cui mi sono dovuto arrangiare.

L’esecuzione è abbastanza semplice ci vuole solo un po’ di pazienza per montare la meringa cui andranno aggiunti gli ingredienti solidi e un po’ di attenzione alla cottura dell’impasto che deve essere fatta a fiamma bassissima in modo che lo zucchero della meringa non acquisti profumo di caramello. Appena sfornati sono fragili quindi prima di maneggiarli bisogna attendere che si raffreddino completamente poi se si desidera si completa con una spolverata di zucchero a velo e i brutti ma buoni al pistacchio sono pronti da servire.

Ingredienti: 100 g farina di pistacchio, 50 g di granella di pistacchio, 130 g di zucchero semolato, 2 albumi, 1 pizzichino di sale fino, qb di zucchero a velo per guarnire.

Tempo di preparazione: 30 minuti circa. Tempo di cottura: 15 minuti. Resa: 8 biscotti.

Mescolate bene tra loro farina e granella di pistacchio.

brutti ma buoni al pistacchio

Iniziate a sbattere le chiare fin quando iniziano a schiumare.

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Poi unite poco per volta lo zucchero fino ad ottenere una meringa ben montata.brutti ma buoni al pistacchio

Amalgamate alla meringa il pistacchio aggiungendolo poco per volta.

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Fino ad ottenere l’impasto dei biscotti.

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Travasatelo in una casseruola cuocendolo a fiamma bassa per una decina di minuti rimescolando continuamente con una spatola di silicone.

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Alla fine inscurirà di colore e diminuirà di volume asciugandosi. Non prolungate la cottura altrimenti lo zucchero inizierà a caramellare.

brutti ma buoni al pistacchio

Travasate in una terrina e lasciate raffreddare.

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Coprite la teglia con un foglio di carta forno e con l’aiuto di due cucchiai create 8 mucchietti d’impasto.

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Cuocete a 170° per una quindicina di minuti senza ventilazione.

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Serviteli quando sono completamente freddi.

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