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Strangozzi al burro e tartufo nero invernale

Strangozzi aò duro con tartufo nero invernale

Per la Vigilia di Natale ho deciso di impostare un menù che prevede questo profumato ingrediente in più portate e gli strangozzi al burro e tartufo nero invernale sono stai il primo piatto che ho servito. Il 2013 è un’annata favorevole con una raccolta abbondante e fortunatamente il costo dei tartufi neri è rimasto abbordabile anche in prossimità delle festività natalizie.  Mi son potuto permettere questa decisione in merito al menù perché la Vigilia l’ho sempre considerata una festività intima da condividere con gli affetti più cari quindi a tavola si era in pochi altrimenti la spesa, si sarebbe fatta troppo pesante e perché fortunatamente tutti i partecipanti amano profumo e sapore del tartufo che in verità non tutti riescono ad apprezzare. La ricetta in se è di una semplicità disarmante e l’esecuzione richiede solo il tempo per la cottura della pasta e della sua successiva mantecatura.  Unico neo si deve spignattare con le persone già sedute a tavola e i piatti devono tassativamente arrivare ai commensali ben caldi serviti man mano che s’impiatta, per il resto mi sento solo di raccomandarvi la scelta di un buon burro salato da usare con abbondanza in modo che la pasta risulti ben condita.

 Strangozzi al burro e tartufo nero invernale

 Ingredienti per quattro porzioni di strangozzi al burro e tartufo nero invernale: 350 g di strangozzi se lì trovate già profumati al tartufo meglio, un tartufo nero invernale sui 40 g, 140 g di burro salato, sale qb.

Attrezzatura: una padella inaderente da 24 cm, piccola grattugia e l’apposito affetta tartufi e la pentola della pasta che possa contenere comodamente 4 litri d’acqua.

 

Portate l’acqua ad ebollizione e calate gli strangozzi, quelli che ho utilizzato io erano profumati al tartufo già nell’impasto ed erano di pasta secca all’uovo. Con questo tipo di condimento però potete usare anche paste fresche all’uovo sempre in formati lunghi a me piacciono molto i tagliolini e le tagliatelle nel caso in fase di mantecatura unite qualche cucchiaio d’acqua di cottura perché la pasta fresca assorbe molto il condimento e si rischia di servire un primo un po’ asciutto.

 

Strangozzi al burro e tartufo nero invernale

Nei dieci minuti che mi son serviti a portare a cottura la pasta ho sciolto il burro facendo attenzione e non farlo friggere e spenta la fiamma, ho grattugiato nel burro ancora caldi circa metà del tartufo che ho ben spazzolato prima dell’utilizzo per eliminare ogni eventuale residuo terroso.

Strangozzi al burro e tartufo nero invernaleStrangozzi al burro e tartufo nero invernaleTenete il condimento in caldo e quando gli strangozzi sono giunti a cottura, ma teneteli un po’ al dente scolateli tenendoli umidi e saltateli in padella tenendo la fiamma accesa in modo che restino ben caldi. Per primi di questo tipo conditi fondamentalmente con burro, vi consiglio di riscaldare i piatti di servizio.

Strangozzi al burro e tartufo nero invernale

Non resta che montare il piatto e completare con abbondanti fettine di tartufo tagliate con l’apposito attrezzino.

Strangozzi al burro e tartufo nero invernale

Per accompagnare un piatto in realtà semplice in cui untuosità e dolcezza si accompagnano alla prorompente aromaticità del tartufo nero, ho deciso di abbinare un buon bianco che ne potesse reggere l’impatto gusto olfattivo e in particolare ho scelto un Trebbiano d’Abruzzo DOC. di MARINA CVETIC’.

Strangozzi al burro e tartufo nero invernale