Biscotti al pistacchio

Dopo i biscotti ricci di mandorla vi presento questi biscotti al pistacchio arricchiti da marmellata di albicocche. Anche questi sono diventati dei classici della pasticceria secca siciliana del resto il pistacchio di Bronte soprannominato l’oro verde della Sicilia è coltivato da secoli nell’isola. Non sono preparazioni dolciarie antiche come le paste di mandorla o la frutta Martorana ma ormai sono sempre presenti nei bar e nelle pasticcerie anche perché in verità sono veramente buoni. Appena croccanti all’esterno e morbidi internamente sono completati da un cucchiaino di marmellata di albicocche che sposa perfettamente il sapore del pistacchio. L’impasto e la lavorazione sono simili a quelli dei biscottini ricci in più a parte la marmellata c’è la buccia grattugiata di un bel limone biologico. Uguale è anche il tempo di preparazione in una mezz’ora sono pronti. Dopo averli preparati e guarniti con la marmellata, introducete la placca in forno già caldo a 200° a metà altezza e senza ventilazione, dieci minuti e sono cotti però dopo cinque minuti girate di 180° la placca in modo che possano colorire in maniera uniforme. Marmellata usatene un cucchiaino raso altrimenti rischiate che debordi e quando li sfornate saranno morbidissimi, quindi lasciateli intiepidire in modo che diventino maneggiabili e finiteli con una spolveratina di polvere di pistacchio.

In un’ampia ciotola versate le farine e lo zucchero poi unite gli albumi e il latte e rimescolate bene con un cucchiaio di legno. Quando l’impasto è di un bel colore verde omogeneo segno di una buona amalgama unite la scorza di limone e continuate a mescolare fino a che anche quest’ultimo ingrediente non sia ben distribuito nella massa.

Dividetela in dieci parti uguali e rotolate ogni pallina d’impasto nello zucchero a velo in modo che si rivesta completamente.

Posatele sulla placca coperta di carta forno e appiattitele ricavando al centro un avvallamento che possa contenere la marmellata.

Infornate a forno caldo per 10 minuti controllando che si colorino uniformemente.

Lasciateli intiepidire e servite.

Sfruttateli per trascorrere un pomeriggio in dolcezza sorseggiando una tazza di te’ oppure se usati a fine pasto con un buon passito come il Ben Ryè delle cantine di Donnafugata.